Per dare una esemplificazione del contributo fornito dai nuovi elaborati prodotti, in termini di acquisizione di nuovi dati utili alla ricerca archeologica sul sito di Monte Savignano, basta osservare la sovrapposizione tra uno stralcio delle nuove ortofoto ad alto dettaglio e le tracce che erano state frutto del precedente lavoro di individuazione tramite rilievo GPS. Le nuove ortofoto consentono di passare da una rappresentazione molto schematica ad una raffigurazione in cui sono ben riconoscibili non solo gli andamenti delle tracce, ma anche i singoli elementi lapidei di cui esse sono costituiti.
Se poi poniamo a confronto lo stesso stralcio di ortofoto con le migliori immagini satellitari attualmente disponibili possiamo vedere come già in una scala più ampia l’ortofoto consente una visione più nitida e maggiormente dettagliata delle tracce di superficie. Ciò diviene molto più evidente effettuando il confronto tra le stesse immagini ad una scala più ravvicinata. In tal caso l’immagine satellitare risulta completamente sgranata e di difficile lettura, mentre l’ortofoto continua a mostrare un buon livello di dettaglio ed a consentire la lettura degli elementi lapidei. Tale maggiore dettaglio, come risulta evidente, consentirà una lettura molto più precisa delle tracce di superficie e faciliterà notevolmente la loro possibile interpretazione.
Se ragioniamo infine sul potenziale scientifico e divulgativo fornito dagli elaborati prodotti, essi potranno essere utilizzati, oltre che, come abbiamo visto, per individuare ed analizzare le tracce di superficie riconducibili all’insediamento antico, anche come dati di base per la creazione di un sistema informativo territoriale (GIS), che potrebbe comprendere l’altura, le sue pendici e tutti gli elementi archeologici ad esse associabili. In tale sistema GIS si potrebbero far confluire tutti i dati derivanti da eventuali future attività di scavo, di survey infrasite o da altre tecniche di indagine archeologica utilizzabili, oltre che eventuali livelli interpretativi o legati a tematiche specifiche.
La disponibilità del dettagliato modello digitale 3D e del DEM, rende possibile inoltre la eventuale futura realizzazione di ricostruzioni virtuali digitali che partendo dall’altura illustrino nella diacronia la strutturazione e lo sviluppo dell’insediamento antico. Tali ricostruzioni potranno essere utilizzabili sia per una fruizione interattiva tramite schermi touch-screen, sia per la realizzazione di eventuali video divulgativi.
Ancora il modello digitale ed il DEM rendono possibile la creazione di plastici ricostruttivi, sia realizzabili con tecniche tradizionali, che eventualmente ricavabili mediante le nuove tecniche di stampa 3D.
Infine gli stessi dati potranno essere utilizzati per studi ed analisi di tematica non specificatamente storico-archeologica, come ad esempio studi di dettaglio del sistema di deflusso delle acque dell’altura o analisi legate alla morfologia ed alla natura dei terreni, al fine della valutazione delle dinamiche di erosione o di prevenzione di movimenti franosi, ecc.
La campagna di rilievo realizzata, dunque, ha prodotto dati spendibili nella ricerca presente e validi per quelle future, nella speranza che una conoscenza sempre più approfondita del sito di Monte Savignano possa favorirne la tutela e la valorizzazione come patrimonio comune.